Ciambella Variegata in Pentola Fornetto
27 venerdì Feb 2015
Posted Colazione, Dolci, Light, Torte & Tartellette
in27 venerdì Feb 2015
Posted Colazione, Dolci, Light, Torte & Tartellette
in
29 giovedì Gen 2015
Posted Colazione, Dolci, Impasti Lievitati, Light
inVi ho parlato di nuovi progetti per il nuovo anno e oggi finalmente posso cominciare a svelarne qualcuno…uno in realtà…Re-Cake continua!
Verso fine anno, dopo i mitici Lebkuchen, le Mamme di Re-Cake ci hanno avvisato che questo bel gioco si sarebbe concluso così…no veramente così? Non può essere! Perché? Ci divertivamo così tanto, l’attesa, provare ad indovinare la nuova ricetta, rifarla, non ci interessava il vincitore ma le varianti che ne sarebbero uscite, quelle da segnare per la prossima volta che l’avremmo rifatta!
Vi ricordate quando da bambini vi portavano al parco giochi… all’inizio dovevi prendere confidenza con il posto, conoscere gli altri bimbi, poi, improvvisamente, quando ti stavi divertendo come una pazza, quando eri la padrona delle altalene e sovrana degli scivoli, arrivavano i tuoi, ti rimettevano il giacchettino e ti dicevano “saluta, andiamo a casa” e io li guardavo con occhi allibiti “Proprio ora?!? Ora no dai!!!”
Ecco, l’annuncio della fine di Re-Cake mi ha proprio fatto l’effetto “giacchettino”
Per questo abbiamo cominciato a parlare con Sara “ma che chiudi?!? Perché?? No dai continua” e Lei ha deciso di Continuare, con qualche modifica alla vecchia Re-Cake, cominciando dallo staff, di cui ora faccio parte anche io, insieme a Sara, Silvia, Claudia e al Duo Investighescion di facebook Carla e Ileana.
Abbiamo fatto qualche modifica, cambiato casa, abbiamo arredaro con i nostri mobili insomma ma il punto importante è che Re-Cake Continua!!!
Quindi se vi va di scoprire ricette nuove insieme a noi, se volete partecipare, se volete sapere quali sono le novità o solo per sapere la nuova Re-Cake veniteci a trovare qui, saremo ad aspettarvi a braccia aperte!
Per festeggiare ho deciso di fare pa Prima Re-Cake, la Treccia con confettura che mi aveva colpita e che mi ha catapultata in questo zuccheroso mondo, l’ho un po’ riadattata, ho eliminato il burro, ahimè la dieta reclama le sue attenzioni, e come farcia ho utilizzato una meravigliosa Pasta di Pistacchio Siciliano, che Tiziana mi ha regalato a Natale, ne è uscita una cosa sublime, ha conquistato prima gli occhi e poi il palato del mio Dolce Doppio, che normalmente non ama questi dolci per la colazione…morale della favola…l’ho già rifatta 4 volte, tutte con una farcia diversa (l’ultima con apple butter che…ma che ve lo dico a fà!).
Per 2 Trecce (vi sembrerà tanto…non lo è!)
15 g di Lievito Madre secco Molino Rossetto
120 ml di latte (la ricetta originale presa da Sara prevede 60 latte e 60 acqua)
250 g di Farina 0 (io ho usato una W 330 del Molino Rossetto)
120 g di Farina Integrale Molino Rossetto
50 g di Zucchero di Canna Muscovado
2 Uova Medie
1 Cucchiaino di Sale
50 g di Olio di Semi
Per Farcire:
Circa 100 g di Pasta di Pistacchi
Granella di Pistacchi per guarnire
Cominciate mettendo in planetaria (o in una ciotola) la farina, il lievito, lo zucchero e il latte, cominciate ad impastare, quando l’impasto comincerà a formarsi aggiungete, uno per volta, le uova, fate incorporare e aggiungete l’olio ed il sale e continuate ad impastare fino a quando non otterrete un impasto ben incordato (si staccherà dalle pareti della planetaria e l’impasto non si appiccicherà più alle vostre dita), mettetelo in una ciotola che avrete precedentemente unto e coprite con la pellicola, lasciate lievitare fino a raddoppiare le sue dimensioni.
Riprendere l’impasto, spolverate il piano da lavoro con la farina e cominciate a stendere l’impasto fino ad ottenere un rettangolo spesso poco meno di un dito, ora stendete la farcia lasciando 1 cm vuoto per lato, per chiudere meglio la treccia.
Ora non vi resta che arrotolare l’impasto su se stesso,partendo dal lato più lungo (come fareste con il tappeto), trasferite questa specie di tubo su carta forno (così sarà più facile dopo mettere la treccia in teglia), con un coltello lungo e affilato tagliate il tubo a metà (sempre sul lato lungo) lasciando l’estremità superiore unita, in modo da ottenere i due capi della treccia, girateli verso l’alto, in modo da avere la Farcia verso l’alto e con delicatezza intrecciate, unite le due estremità, per chiudere la treccia e trasferite tutto su una teglia, guarnite con la granella di pistacchi, e lasciate lievitare un’altra mezz’ora.
Quando avrà lievitato di nuovo infornate in forno già caldo a 180 °C per circa 25 minuti, sfornate e lasciate raffreddare, nelle varie rivisitazione delle farcie, tra nocciole e apple butter, ho anche replicato quella al pistacchio, decorandola con fili di cioccolato bianco fuso…insomma provatela perché è una goduria, però vi avverto a 3 giorni di solito non ci arriva…la sera del secondo giorno l’avrete finita!
06 lunedì Ott 2014
Posted Colazione, Confetture e Marmellate, Dolci, Light
inEccolo l’Autunno, i primi freddi, i primi forni…
Latito da un po’ lo so, perdonatemi, ma ci sono talmente tante cose in ballo ora che è difficile star dietro a tutto, ci sono moltissime ricette di cui devo raccontarvi, moltissime foto di golosità che devo mostrarvi, cercherò di essere più presente…si lo sò l’ho già detto e ho già disatteso ma…i primi freddi i primi forni accesi e poi le conserve e le spezie da seccare e le ricette da testare, insomma io ci provo, voi abbiate pietà!
Questa è una di quelle conserve che ci vuole veramente poco a fare, dovete solo avere un po’ di pazienza ma il lavoro in se è veramente poca cosa e il risultato secondo me è fenomenale, si lo sò che ogni scarrafone…però fidatevi sulla parola, poi se avete ancora qualche grappolo d’uva che magari non sapete come smaltire questo è un metodo decisamente simpatico di impiegarlo!
Quest’uva Giulebbata l’ho provata la prima volta in un ristorantino tipico, quest’estate a Zante, al momento del dessert ci hanno portato una coppa di yogurt greco buonissimo (ecchevelodicoafà) densissimo, con sopra questi chicchi d’uva succosi e morbidi e un sughetto veramente golosissimo.
Come vi avevo già preannunciato tempo fa, mi sono segnata un paio (se magari solo un paio) di ricette che devo assolutamente riprovare, ho iniziato da quella più semplice, complice anche il fatto che appena tornata a casa ho aperto Sale & Pepe che mi stava aspettando ed ho notato subito quest’uva giulebbata che tanto mi ricordava quella che ci eravamo divorati in Grecia, io l’ho un tantino modificata ed il risultato è stato proprio quello sperato, quando l’abbiamo assaggiato assaggiata ci sembrava di essere di nuovo lì, se non fosse che dal balcone non vediamo il mare e che il clima è decisamente più rigido ora!
Io lo yogurt greco me lo faccio in casa, e dopo tanto tempo sono arrivata al risultato che per noi è l’ottimale e ricorda molto quello che abbiamo assaggiato a Zante, ovviamente niente vi vieta di Comprarlo già bello che fatto e farvi solo tanti Vasetti di Uva!
Per circa 500 g di Yogurt Greco:
1 l di Latte Intero
10 g di Zucchero di Canna (per me Eridania)
1 Vasetto di Yogurt Naturale (solo per la prima volta che lo fate, poi vi basterà tenerne da parte un vasetto di quello fatto da voi)
2 Cucchiai di Latte in Polvere
Per l’Uva Giulebbata
1 Kg di Uva Bianca Italia (questa è quella che ho usato io ma anche quella rossa va benone)
300 g di Zucchero di Canna (per me sempre Eridania)
200 g di Miele di Acacia
200 g di Acqua
Cominciate dall’uva che richiederà 3 Giorni, non vi spaventate, sono 3 giorni è vero ma ci vogliono 10 minuti per giorno quindi via si può fare!
Lavate l’uva, in una pentola dal fondo spesso mettete il miele lo zucchero e l’acqua e aggiungete in ultimo i chicchi d’uva, mettete sul fuoco e portate ad ebbolizzione, dopo 2/3 minuti che comincia a bllire, aiutandovi con un colino togliete i chicchi d’uva e metteteli in una ciotola, lasciate cuocere per altri 10 minuti lo sciroppo poi versatelo sopra i chicchi d’uva che avevate tolto, lasciate raffreddare, coprite e mettete in frigorifero.
Il Giorno dopo scolate i Chicchi d’uva, e rimettete lo sciroppo sul fuoco per altri 10 minuti (solo lo sciroppo, i chicchi d’uva lasciateli nella ciotola), trascorso questo tempo versate nuovamente lo sciroppo sull’uva, lasciate raffreddate coprite e conservate in frigorifero.
Il 3 Giorno Rimettete lo Sciroppo a scaldare sul fuoco per altri 10 minuti, nel frattempo mettete i chicchi d’uva in barattoli che avrete precedentemente sterilizzato, quando lo sciroppo sarà pronto dividetelo tra i barattoli che avrete preparato, chiudete, avvolgete i barattoli in uno strofinaccio e metteteli i una pentola pulita con acqua fredda, portate ad ebbollizione e fate bollire per circa 15 minuti, spegnete e lasciate raffreddare, ora potete mettere l’uva in dispensa, (un’idea per i regali di Natale…) si conserverà a lungo, nel momento in cui l’aprirete però conservatela in Frigorifero.
Il 2 Giorno di Preparazione dell’uva cominciate a fare lo Yogurt, prendete una pentola e versateci il latte intero, aggiungete lo zucchero e il latte in polvere e scaldate, a fuoco bassissimo, dovreste portarlo ad una temperatura di 60 °C (vi servirà un termometro), quando sarà arrivato a temperatura toglietelo dal fuoco e aggiungete il vasetto di yogurt, con una frusta mescolate energicamente in modo che lo yogurt si sciolga.
Ora Mettete un Coperchio sulla pentola e avvolgetela in una coperta di lana o vecchi maglioni e lasciate così, possibilmente in un posto dove non venga spostata o urtata (più rimane immobile più lo yogurt diventa denso) per circa 12 ore (o tutta la notte)
Trascorso questo periodo riprendete la pentola e noterete che il vostro latte si è trasformato in yogurt, mettete la pentola in frigorifero a rassodare per 2/3 ore, ora non vi resta che prendere uno scolapasta rivestirlo con una garza (non lavata con ammorbidente) e versarci il vostro yogurt, coprite con un’altra garza e lasciate sgocciolare per circa 3|4 ore in frigorifero (il siero che perderete è il latticello, che potrete usare per pane e brioche, vi basterà conservarlo in frigo).
Trascorso questo tempo il vostro yogurt sarà diventato denso, dovreste ottenere una consistenza tipo formaggio spalmabile, trasferitelo in un contenitore e conservatelo in frigorifero, si manterrà per 1 settimana circa.
Se siete fortunati come me e siete muniti di Bimby e di una suocera che, visto che ti conosce, ti regala una fantastica yogurtiera, sarà tutto più facile, vi basterà mettere il latte lo zucchero e il latte in polvere nel Bimby, far cuocere per 10 minuti impostando 60°C a velocità 2, aggiungere lo yogurt e far andare per 30 secondi a velocità 4.
Poi versate il tutto nella yogurtiera e lasciatela lavorare per 12 ore, dopo potrete mettere a rassodare in frigo e proseguire con lo scolapasta e la garza.
La Lavorazione sembra lunga e difficile, ma vi assicuro, nella realtà dei fatti è tutto molto più semplice e vi assicuro che quando ci prenderete la mano diventerà ancora più veloce!
26 venerdì Set 2014
Autoproduzione…mi piace proprio il significato di questa parola, riuscire a prodursi tutto, o quasi da soli, mi piace guardarmi intorno in cucina e vedere barattoli e barattolini con su la mia scrittura…certo detta così sembro una megalomane ma il senso è che mi piace portare in tavola cose che ho preparato partendo dalle basi, raccogliere le spezie, le zucchine del mio balcone e i pomodori…si non ho una sola piabta che non sia commestibile, nel momento in cui fa il suo ingresso una pianta ornamentale in casa comincia a soffrire, vi assicuro che le dedico lo stesso tempo e attenzioni delle altre ma, non so il perchè dopo poco si suicidano, credo siano vittime di bullismo da parte delle aromatiche, mai sottovalutare una pianta di basilico!
Considerate solo che le mie piante sono le uniche risparmiate dalla cana, che non è solo onnivora ma è anche un’idrovora, ricordo quando ancora si faceva la vendemmia e la portavamo con noi, avevamo tutti i cesti miracolosamente vuoti nonostante continuassimo a staccare grappoli, per non parlare della raccolta delle olive, non riuscivamo neanche a capacitarci della quantità di olive che era riuscita a mangiare, eppure si è avvicinata una sola volta ai miei pomodori, li ha annusati e prima che potessi dirle di non toccarli…se ne è andata, si è girata e via…i miei pomodori sono dei bulli!
Comunque, tutto questo per dire che quest’estate anche i gelati hanno fatto parte parte della catena autoproduttiva, non del tutto (purtroppo manca un albero di albicocche sul mio balcone!), quindi per salutare gli ultimi sprazzi di sole di quest’anno vi offro l’ultimo gelato di stagione, che ancora stiamo a maniche corte e possiamo permettercelo, in realtà è un gelato non gelato, anzi un gelato senza sensi di colpa, perchè non c’è panna ma solo yogurt e frutta, insomma superfacile, superveloce e veramente sfizioso!
Per 4 Gelati:
8/10 Albicocche Mature
30 g di Mandorle Tostate
60 g di Miele
200 g di Yogurt Naturale
1 Limone (il succo)
Cioccolato Fondente per Glassare
Lavate le albicocche e privatele del nocciolo, prendete della carta forno, fatene dei quadrati di circa 15/20 cm per lato e all’interno mettete un paio di albicocche, con la parte della polpa rivolta verso l’alto, aggiungete le mandorle tostate tritate grossolanamente, il miele e infine il succo di limone, poi chiudete a formare un cartoccio, ne dovreste ottenere circa 4 o 5, ora non vi resta che mettere i cartocci in una teglia e cuocere in forno, già caldo a 180 gradi, o se non volete accendere il forno, fate come me e mettete i cartocci nella pentola fornetto, chiudete e cuocete sul fuoco più piccolo, a fiamma bassa, fino a quando le albicocche non si saranno totalmente caramellate ed ammorbidite (circa 30 minuti).
Una volta che le albicocche saranno cotte, lasciatele raffreddare.
Quando saranno fredde aggiungete lo yogurt e frullate il tutto, ora non vi resta che mettere la crema che avrete ottenuto negli stampi e far congelare per almeno 3/4 ore, quando saranno perfettamente congelati potrete glassarli con del cioccolato fondente fuso.
Che vi avevo detto è o no facilissimo?!? provateci e fatemi sapere, io con questi gelati ho ufficialmente salutato l’estate, ora mi preparo a riaccendere il forno!
15 venerdì Ago 2014
Buon Ferragosto!
Finalmente sembra arrivata l’estate!
Oggi relax, abbiamo scampato l’unica nuvola apparsa in mattinata e ora solo sole e tintarella, sperando di convincere la mia pelle che forse un po’ di melanina c’è ancora e potrebbe anche riuscire ad abbronzarsi!
Questa è una strana estate, un’estato in cui ho acceso più il forno che la gelatiera (abbiate pazienza e presto vi faró vedere cosa ne è uscito), oggi peró…no oggi è tempo di sole, costumi e…gelato!
Quello di oggi é un gelato veloce, che si fa in 2 minuti, senza gelatiera e con pochissime calorie…quasi una magia insomma!
Un gelato a Sensi di colpa zero…anche ad impegno zero…giusto per una giornata di pure relax!
Io ho utilizzato lo sciroppo alla menta Fabbri, e il simpaticissimo stampo in silicone Silikomart che trovate con lo sciroppo…vi avevo avvertito che era ad impegno zero!
Per 6 gelati mini:
4 Banane Mature
100 ml di Sciroppo alla Menta Fabbri
Cioccolato Fondente e al Latte per la Copertura
Cominciate tagliando le banane a fettine, disponetele du un vadsoio rivestito di carta forno e mettete a congelare.
Quando saranno congelate, mettete le fette di Banana in un cutter o in frullatore e cominciate a tritare, inizialmente otterrete un composto granuloso, continuate a frullare fino ad ottenere una crema, aggiungete lo sciroppo e frullate un altro minuto, mettete la crema così ottenuta negli stampi di silicone, aggiungete il bastoncino e nettete a congelare.
Una volta che i gelati saranno congelati, sciogliete il cioccolato in un bicchiere stretto e alto, tenendo i gelati dal bastoncino immergeteli nel cioccolato e lasciate asciugare…ora sdraiatevi, mettetevi comodi e gustavevi il gelato!
Buon Ferragosto a Tutti!
11 venerdì Lug 2014
Posted Impasti Lievitati, Light, Vegan
inEccomi qui, sono stata di parola sono tornata presto stavolta e soprattutto non a mani vuote 😉
In questi giorni ho cominciato una nuova dieta, piuttosto famosa (ho scoperto poi), io ci sono inciampata passeggiando in internet, ho letto un po’, mi sono informata ed ho cominciato…l’inizio non è stato dei migliori…non prevede caffè e per me è una cosa insostenibile, ma mi sto impegnando, cerco di acclimatarmi a questa nuova filosofia di vita e cerco di fare ie le ricette per poterle rivisitare…vedremo, se comincia ad ingranare magari ve ne parlo 🙂
In tema dieta quello che mi manca di più (oltre al caffè ovvio) sono pane pasta e pizza da brava Italiana, quindi aspettatevi proprio una valanga di carboidrati in questo periodo…se non posso mangiatli, almeno posso descriverli 🙂
Questo Plumcake voleva essere una rivisitazionedel pane sfogliato americano, ma alla fine è finito per essere tutt’altro, un plumcake salato, perfetto se per cena avete previsto solo insalata o carne alla brace (questo è il tempo ideale per una bella grigliata…), la salsa di tofu che ho usato per “sfogliare” il pane è buonissima anche spalmata sul pane bruscato ed ovviamente io ho utilizzato spezie piccanti ma niente vi vieta di usare altro, origano fresco o rosmarino, il tofu non ha un sapore forte quindi sarà la spezia a fare, il grosso del lavoro!
Per uno Dtampo da Plumcake:
400 g di Farina di Kamut Molino Rossetto
1 Panetto di Tofu
1 Cucchiaino di Spezie piccanti
60 g di Latte di Soia
1 Cucchiaino di Sale
10 g di Lievito di Birra
200 g di Acqua
10 g di Olio extravergine di Oliva
Cominciate sciogliendo il lievito in un po’ di acqua a temperatura ambiente.
Nella ciotola della Planetaria, o in una ciotola se impastate a mano, mettete la farina e aggiungete gradualmente l’acqua, cominciate ad impastare, dopo 3/4 minuti aggiungete il sale ed infine l’olio, impastate ancora per qualche minuto, fino a quando non vedrete l’impasto ben incordato e sodo, trasferitelo in una ciotola che avrete precedentemente oliato, coprite con un canovaccio o della pellicola alimentare e lasciate lievitare fino al raddoppio.
Nel Frattempo prendete il tofu e spezzettatelo grossolanamente in un bicchiere alto e stretto, aggiungete il latte di soia, le spezie e il sale e frullate tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema piuttosto densa (potete regolare la densità della crema aumentando o diminuendo la quantità del latte di soia, è una crema perfetta anche per dei semplici crostini caldi), conservate in frigorifero fino a quando non vi servirà.
Riprendete l’impasto, stendetelo con il matterello fino ad uno spessore di 3/4 cm, tagliate delle strisce alte circa 10 cm, dalle strisce ricavate poi tanti rettangoli di 7×10 cm.
Splamate sopra ogni rettangolo la crema al tofu, impilate poi tutti i rettangoli (avrete un rettangolo, crema, un rettangolo e così via), girate la vostra torre in modo da averli tutti in fila e metteteli in uno stampo per plumcake, coprite di nuovo con un canovaccio o pellicola e lasciate lievitare per altre 2/3 ore.
Cuocete ora a 180 °C per circa 30/35 minuti, sfornate, affettate…e fatemi sapere com’è!
02 mercoledì Lug 2014
Posted Antipasti, Idee dall'Estero, Light, Vegan
inEccomi in partenza, sono quasi pronta, devo solo finire di prepararmi, prendere la macchina fotografica, fare mente locale per scegliere la strada giusta da fare, ma insomma, sono pronta…destinazione… #GalleriadelasaporeCirio alla Città del Gusto del Gambero Rosso, vedremo un famoso Chef all’opera e poi toccherà a noi mettere le mani in pasta nel pomodoro per inventare una ricetta con ingredienti ancora sconosciuti, il training autogeno per rimanere calma è cominciato ieri, ora spero solo di divertirmi e magari imparare qualche piatto nuovo dalle mie colleghe di avventura!
Mentre finisco di prepararmi però ho giusto il tempo per una ricettina veloce, che potete preparare anche ora e mangiarla a cena… o anche subito, insomma una ricetta semplicissima che vi farà mettere un piede in cina ma la busta della spesa in Italia!
Ricordate la panzanella cinese? ecco dal delirio tra me Silvia e Serena in quel week-end sono nati anche questi, Mantou al Vapore o Maxi-Ravioloni al vapore come sono stati ribattezzati qui, potete servirli come antipasto o decidere di farne tutto un pasto (esattamente come abbiamo fatto noi), il ripieno potete deciderlo voi, di verdure, di carne, di pesce, io sono rimasta sulle verdure, le mie preferite, ma voi non limitatevi e provateli, sono fenomenali!
Per Circa 6 Mantou
200 g di Farina Manitoba Mulino Rossetto
100 g di Acqua Naturale
1 Cucchiaino di Sale
5 g di Lievito di Birra fresco
20 g di Olio extravergine di Oliva
Per il Ripieno:
2 Carciofi
100 g di Funghi champignon
1/2 Porro
Sale e Pepe
Olio d’Oliva
Cominciate sciogliendo il lievito nell’acqua, mettete la farina setacciata in una ciotola e cominciate ad impastare aggiungendo prima l’acqua, poi successivamente il sale e l’olio, dovrete ottenere un impasto sodo ed elastico.
Ricavate dall’impasto tante palline di 50 g, coprite con un canovaccio e fate lievitare fino a quasi al raddoppio.
Nel frattempo preparate il ripieno, pulite i carciofi ed i funghi e tagliateli a fettine molto sottili, in una padella mettete un filo d’olio e il porro tagliato a fette, fate rosolare ler qualche secondo, poi aggiungete i carciofi ed i funghi, fate rosolare un paio di minuti, aggiu gete 1 bicchiere di acqua e coprite con il coperchio, lasciate cuocere così per circa 20 minuti, fino a quando i carciofi non saranno morbidi e l’acqua sarà evaporata, aggiustte di sale e lasciate raffreddare.
Prendete ora ogni pallina di impasto e con un mattarello cominciate a stendere i lati, non toccando il centro, prendete il disco di pasta che avrete ricavato e poggiatelo nel palmo della mano, farcite con un cucchiaio di verdure ormai tiepide e chiudete creando delle increspature.
Tagliate ora dei quadrati di carta forno, mettete un mantou sopra ogni quadrato e fate cuocere a vapore per circa 20 minuti.
Una volta cotti, potrete decidere se gustarli così o provare a passarli per circa 5 minuti su una piastra rovente…io ci ho provato grazie al consiglio di una bravissima foodblogger e vi assicuro…sono deliziosi!!!
30 lunedì Giu 2014
Posted Dolci, Dolci al Cucchiaio, Idee dall'Estero, Light
inLo so avevo promesso diessere più presente, ma la settimana appena passata è stata la Mia settimana, quella del mio compleanno, quella in cui la cucina lavora a ritmi serratissimi per organizzare il pranzo e la cena, per festeggiare sperimentando nuovi piatti e accostamenti, quindi perdonatemi, mi impegnerò, promesso.
Dopo tutte le kcal incamerate in questa settimana è proprio arrivato il momento di cambiare marcia…insomma ho già prenotato per il mare, se continuo così dovrò cambiare meta e dirigermi verso la Norvegia, quindi questo dolcetto è quello che fa per me, e se cercate qualcosa di leggero…fa anche al caso vostro!
La settimana scorsa Lidl ha organizzato la settimana USA (ricordate i cake pops?), se avete seguito il mio consiglio e avete fatto scorta di prodotti americani allora siete pronti per preparare!
Per 2 Coppe:
100 g di Mirtilli Sechi Lidl
1/2 Cucchiaio di Acqua
50 g di Mirtilli Lidl (da congelare)
70 g di Crunchy Cluster
30 g di Corn Flakes
1 Banana
2 g di Colla di Pesce
3 Cucchiai di Sciroppo d’Acero
Cominciate tagliando la banana a fette e mettetela in congelatore insieme ai 50g di Mirtilli.
Mettete la colla di Pesce in ammollo in acqua fredda.
In una padella mettete i mirtilli restanti con 1 Cucchiaio di Sciroppo d’acero e spadellateli per alcuni minuti poi aggiungete l’acqua e continuate a cuocere per altri 5/6 minuti poi frullate il tutto con un frullatore ad immersione, aggiungete ora la colla di oesce strizzate ed amalgamate bene accertandovi che si sciolga bene, colate ora la gelatina sul fondo delle coppe o dei bicchieri che avete scelto per servire il dolce e mettete in frigorifero a rassordare per almeno 1 ora.
Prendete ora i Crunchy Cluster (non assaggiateli prima o finirete la scatola in mezz’ora scarsa…fidatevi), unite i corn flakes e il cucchiaio di sciroppo d’acero, amalgamate delicatamente e trasferite poi il tutto in una padella, spadellate per alcuni minuti, in modo che lo sciroppo si sciolga e si distribuisca bene su tutti i cereali, poi distribuiteli sopra al composto di gelatina ormai rassodata.
Completate il tutto con un gelato furbissimo, l’idea è di Jamie Oliver e vi assicuro è un salvalinea, in sostanza otterremo un gelato cremoso senza panna o latte, vi basterà mettere la banana congelata in un buon frullatore ed aggiungere altra frutta congelata, in questo caso i mirtilli Lidl, e frullare fino a quando non avrete ottenuto un composto liscio e cremoso (all’inizio vi sembrerà una granita, ma continuate a frullare e vedrete la magia), non vi resta che mettere una pallina di gelato sopra i cereali e servire…leggero veloce e fresco…che state aspettando?!?
15 domenica Giu 2014
Posted Colazione, Dolci, Light, Torte & Tartellette
inCi sono quei Dolci che quando li assaggi hanno il potere di farti sentire a casa, questa torta è uno di quelli…è familiare, amichevole, generosa ma delicata, come Colei che l’ha inventata, la mitica Monica!
Chi segue Facebook sa che oggi c’è stata una piccola invasione (che continuerà nei prossimi giorni sono sicura), di queste morbide meraviglie, tanto facili da fare quanto buonissime, Cake Ufficiale delle Bloggalline, un gruppo pieno di idee, pronto a cogliere ogni scintilla, ogni spunto, per poter condividere quella che è poi in fin dei conti il filo conduttore che ci lega, la cucina, forse più che di gruppo bisognerebbe parlare di una vera Famiglia, è raro poter incontrare, virtualmente, tante persone che condividono la stessa passione e spirito di condivisione, dove ci si sente da subito a proprio agio, si può discutere, scherzare, sfogarsi…proprio come si fa in casa no?
A volte da una semplice chiacchierata poi ci si ritrova ad impastare tutte insieme come nel caso delle Rose Cinesi o ad uscire di corsa verso il supermercato perchè non puoi più vivere senza assaggiare la mitica Fluffosa e cerchi ovunque lo stampo giusto perchè “no serve quello vorrai scherzare?!? deve venire alta e soffice e lo stampo è indispensabile!” (vi assicuro che viene benissimo anche in stampi da ciambella normale, queste sono solo paturnie di chi non può fare a meno di stampi e stampini da cucina come me!).
Quindi oggi al richiamo di Silvia Monica ed Enrica di invadere la rete con cotanto zucchero ho immediatamente risposto, ricordandomi poi che ancora non ve vi avevo presentato la mia Fluffosa, questa è la prima, fatta in attesa del mitico stampo e con quello che avevo in casa (ovviamente era domenica sera e io non avevo nessuna intenzione di aspettare un altro giorno!), come ho detto a Monica “ho fatto di tutto per mettere alla prova la Fluffosa” ho cercato di metterla in difficoltà con parte di farina integrale, con uno stampo che non era il suo…non c’è stato niente da fare, questa torta è paradisiaca, èmprbidissima, senza burro, si scioglie in bocca e…non saprei veramente cos’altro aggiungere se non vi ho ancora convinto a tirare fuori ciotole e mestoli e provare…approfittate di questa tregua dal caldo e accendete il forno, non vi pentirete!
Per una Fluffosa al Cioccolato in uno stampo di 26 cm di diametro (senza buco centrale) vi serviranno:
150 g di Farina 00 Molino Rossetto
100 g di Farina Integrale Bio Molino Rossetto
50 g di Cacao Amaro (Monica ne mette 60, io avevo solo 50g)
300 g di Zucchero
130 g di Olio di Semi (io mais)
180 g di Acqua Tiepida
6 Uova
1 Bustina di Lievito per Dolci
1 Bustina di Cremor Tartaro
1 Cucchiaino di Estratto di Vaniglia
1 Pizzico di Sale
Cominciate Dividendo i Tuorli dagli Albumi e montate a neve ferma gli albumi con il cremor tartaro.
Setacciate tutte le polveri in una ciotola, emulsionate acqua e olio ed uniteli alle polveri con una spatola, aggiungete la vaniglia ed amalgamate i Tuorli uno alla volta.
Una volta che l’impasto sarà ben amalgamato aggiungete gli albumi montati a neve, mescolando delicatamente per evitare che si smontino.
Imburrate ed Infarinate la base di un normale stampo da Torta o da Ciambella (ameno che non abbiate lo stampo americano, quello della Chiffon cake con i piedini per capirci, che invece non va imburrato ed infarinato), versate delicatamente il composto ed infornate a 150°C per circa 1 ora e 15 minuti, senza mai aprire il forno.
Sfornate e capovolgete la teglia, in modo da far raffreddare la fluffosa a testa in giù.
Dal momento che avevo qualche pezzetto di cioccolato fondente che vagava solo in cucina aspettando di essere collocato…ho deciso di scioglierlo con una noce di burro di cacao e versarlo sopra la fluffosa…Divina non c’è altro da Dire!!!
21 mercoledì Mag 2014
Posted Light, Piatti Unici, Primi Piatti
inLo so sono latitante in questo periodo, in realtà ho accumulato tantissime ricette da raccontarvi, ma poi un giorno cucino, un altro corro…si corro, per tutti i run-scettici, sappiate che anche io mi sono arresa allo sport, alla corsa per la precisione, almeno per il momento…
All’inizio avevo pensato di coinvolgere la mia cana nella corsa, mi sono detta, sarà felice di potersi divertire, correndo con me per un’ora…si vede che dopo 13 anni di vita insieme ancora la sopravvaluto!
Dopo solo 100 metri ero convinta che ci avrebbe fermato la LAV o il WWF accusandomi di maltrattamento canino, aveva la lingua di fuori, respirava affannata e si lasciava tirare opponendo resistenza…ritorno a casa con immenso imbarazzo, infilo la chiave nella porta di casa, entro e…eccola lì tutta ringarzullita che scodinzola e fa le feste, credendo sia l’ora dei pasti, l’unico momento in cui torna ad essere uncane enon un tutt’uno con la sua nuova cuccia-divano che non molla per più di 10 minuti!
Quando si dice che i cani somigliano ai padroni…siamo due gocce d’acqua!
In ogni caso, io ho continuato, senza cane al seguito ovviamente, ma persisto e viene da sè che l’attività fisica richieda una giusta alimentazione, bilanciata…tutte scuse, diciamo che corro per evitare i sensi di colpa dopo essermi mangiata pasta pizza e chi più ne ha più ne metta!
Quindi ditemi voi cosa c’è di meglio dopo una corsa di un bel pomodoro ripieno…di pasta?!?
In questo periodo e per tutta l’estate il pomodoro con il riso da queste parti, è un vera istituzione, ed avendo ricevuto in omaggio dall’azienda Valdigrano della buonissima pasta di Franciacorta, ultima nata nell’azienda, ho provato a reinterpretarequesto grand classico e credetemi, è stato un successo!
È un poatto unico, completo che potrete preparare anche il giorno prima e limitarvi a scaldarlo il giorno dopo, è buonissimo anche tiepido!
Per 2 Persone vi serviranno:
4 Pomodori da Riso
180 g di Pasta tipo Fusilli Franciacorta
2 Patate Grandi
Olio extravergine (giusto un filo)
1 Spicchio di Aglio
Rosmarino e Timo Freschi
Sale e Pepe
Cominciate tagliando la sommità dei pomodori e mettete da parte, svuotate i pomodori aiutandovi con un cucchiaio, mettete la polpa in un piatto, salate il pomodoro svuotato e lasciatelo a testa in giù per permettergli di perdere un po’ della sua acqua di vegetazione.
Nel frattempo pelate le patate, e tagliatele a tocchetti, mettetele in una pirofila abbastanza grande da poter contenere, in un secondo momento anche i quattro pomodori, aggiungete sale e pepe, lo spicchio d’aglio e 1 bicchieri di acqua, fate cuocere per circa 1 ora a 180 °C in forno preriscaldato.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela quando mancano ancora 2 minuti alla cottura completa e lasciatela raffreddare.
Riprendete la polpa del pomodoro, aggiungete il timo e il rosmarino, aggiustate di sale e pepe e frullate con un minipimer, aggiungete poi il liquido ottenuto alla pasta e farcite i pomodori che avevate lasciato a testa in giù, chiudete ogni pomodoro con la sua calotta e mettete i pomodori nella pirofila insieme alle patate, irrorate con un filo di olio e continuate la cottura per circa 30/40 minuti, in modo che le patate si cuociano e la pasta possa leggermente abbrustolirsi, lasciate stiepidire e servite, oppure, fate raffreddare completamente e mettete in frigorifero, vi basteranno 10 minuti sotto al grill il giorno dopo per avere il pranzo pronto!